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VOGLIAMO SALIRE SUL TRAM!

VOGLIAMO SALIRE SUL TRAM!

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Vi inoltro la lettera che abbiamo inviato oggi all’assessore Moioli. Credo
possa interessare.

Grazie del vostro lavoro!

Famiglia Diegoli

Gent.mo Assessore Moioli,

siamo la mamma e il papà di 4 bambini: Giacomo di 7 anni, Paolo di 4 e
Francesco ed Agostino di 16 mesi, una famiglia numerosa di Milano. I nostri
figli frequentano la scuola stratale e gli asili comunali: in particolare i
nostri gemelli sono iscritti al nido di via Sant’Abbondio, nella classe dei
piccoli (il più vicino asilo nido con questa sezione). Abitiamo in via
Liutprando, a pochi passi dal nido di via Palmieri.

Abbiamo iscritto i nostri figli all’asilo nido più facilmente raggiungibile:
all’epoca dell’iscrizione potevamo contare sul tram numero 3 Sirietto (che
costituiva circa il 30% dei tram in transito), accessibile con il passeggino
doppio, e avvicinarci così all’asilo di tre fermate (piuttosto lunghe
considerato anche l’attraversamento di Piazzale Abbiategrasso).

Dal 14 giugno 2010 le vetture Sirietto sulla linea 3 sono state sostituite,
senza preavviso (i particolari del nostro disagio sono stati comunicati
all’ATM e alla stampa, e pubblicati da Avvenire e Corriere della Sera, in
una lettera che riportiamo di seguito), dai tram Jumbo, dall’accesso non
solo difficile, pressoché impossibile per un unico accompagnatore, ma
vietato (da regolamento ATM) con passeggino aperto.

L’ATM ci ha risposto che è stato necessario uniformare le vetture per
velocizzare e ottimizzare la linea. Così ora possiamo contare su tram un po’
più frequenti e regolari ma… non possiamo salire! Come noi tanti altri
cittadini: anziani, disabili, FAMIGLIE, subiscono questo forte disagio.

Abbiamo riconfermato l’iscrizione dei nostri figli al nido per il prossimo
anno, dal momento che non ci è sembrato giusto far subire a loro un nuovo
inserimento per un solo anno, “solo” per avvicinarci a casa. È stata una
scelta difficile, una delle tante che da famiglia numerosa dobbiamo
compiere: una famiglia che troppo spesso è solo sulle nostre spalle (e su
quelle dei nonni).

Capirà la rabbia e la frustrazione nel vedere oggi il manifesto del nostro
sindaco, proprio affisso alla banchina della fermata “proibita”. STIAMO
LAVORANDO PER UNA CITTÀ SEMPRE PIÙ VICINA ALLE FAMIGLIE (diceva più o meno
così). Effettivamente la Sig.ra Moratti era circondata da bambini più grandi
dei nostri, che il tram lo prendono con le loro gambe! Forse state lavorando
per loro, o forse “non abbastanza o non abbastanza bene”, mi è venuto da
pensare, visto che, come tutte le mattine, mi affannavo nel solito tragitto
a piedi (per fortuna non pioveva!), dopo aver accompagnato “i grandi” nelle
rispettive scuole.

Da cittadini ci sentiamo presi in giro. Vogliamo poter vivere la nostra
città nella quotidianità (accompagnarli all’asilo) e nello straordinario:
vogliamo poter prendere il tram per fare un giro in centro con i nostri
figli alla domenica e nei pomeriggi dopo la scuola, far gustare loro le
bellezze e le opportunità che Milano ci offre.

Vogliamo poter salire sul tram!

Aspettiamo che la città faccia qualcosa di concreto per noi, sicuri che in
molti sono pronti a sottoscrivere la nostra richiesta. O almeno Le chiediamo
la cortesia di poter vedere altre pubblicità, più veritiere, quando passiamo
da quella fermata che non ci serve!

Distinti saluti
Famiglia Diegoli