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Cremona,”privati più sensibili dell’ente pubblico”

Cremona,”privati più sensibili dell’ente pubblico”

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“PRIVATI PIU’ SENSIBILI DELL’ENTE PUBBLICO”
MA QUALCOSA SI MUOVE
Vitali: ” Abbiamo ottenuto dei piccoli vantaggi, ma il Comune e le aziende
devono capire che aiutarci è un investimento, non assistenza

In attesa della Conferenza nazionale della Famiglia programmata a Firenze
a partire da oggi (24 maggio) fino a domenica, si intensificano le
iniziative di sensibilizzazione a livello nazionale e a livello locale. Lo
slogan è sempre quello “ciò che è bene per la famiglia è bene per il
paese”.
Purtroppo però le tante parole e tante promesse si infrangono sulla realtà
dei numeri e dei bilanci comunali e statali. Per saperne di più abbiamo
parlato con Roberto Vitali, delegato provinciale dell’Associazione
Famiglie Numerose di Cremona che da un paio di mesi ha avviato contatti
con il Comune di Cremona per tentare di ottenere qualche vantaggio a
favore di chi investe – in proprio – sul matrimonio e sui figli.
«La maggior parte delle famiglie numerose vive in abitazioni di dimensioni
superiori alla media per necessità, più che per scelta, sobbarcandosi
spesso mutui importanti per far fronte all’acquisto o all’ampliamento
della casa – ci ha detto – se poi aggiungiamo che in questo periodo i
tassi d’interesse sono in continua ascesa, per cui le rate aumentano, è
più che mai auspicabile che l’ente locale sostenga chi ha investito sulla
città. In genere la gran parte delle amministrazioni comunali tende ad
agevolare chi investe sul territorio. Si fa di tutto per attrarre nuovi
insediamenti, ma per la micro impresa famiglia?
Ad esempio abbiamo richiesto, in relazione all’ICI, una politica fiscale
più congrua rispetto ai valori attuali. In pratica oggi, chi ne fa
domanda, ha accesso ad una riduzione della tassa, ma purtroppo – ci ha
spiegato Vitali – il metodo di calcolo, penalizza in modo evidente le
famglie numerose.
Per cui, da una parte siamo contenti che l’Amministrazione Comunale di
Cremona applichi il massimo della detrazione rispetto ad altri capoluoghi,
ma in effetti il limite di reddito per poter accedere è davvero molto
basso».
Per quanto riguarda la tassa rifiuti il Comune di Cremona ha già
provveduto a determinare un’agevolazione ad-hoc. «Pertanto – ha detto
ancora Vitali – le famiglie composte da tre o più figli minorenni con
situazione economica equivalente ISEE dell’anno di valore fino a euro
25.000, hanno diritto ad una agevolazione del 20% sulla tassa per
abitazione e pertinenze. Il problema è che il compimento del diciottesimo
anno non determina l’acquisizione di un reddito, anzi per lo più aumentano
le spese.
Comunque sia, pochissime famiglie sono venute a conoscenza di questa
agevolazione. Noi come Associazione abbiamo fatto richiesta all’Ufficio
Anagrafe, degli indirizzi relativi alle famiglie numerose, per offrire una
comunicazione precisa, ma purtroppo le nostre tre istanze non hanno avuto
risposta. Quindi chi non ha già predisposto la domanda al Comune lo potrà
fare l’anno prossimo entro gennaio.
Resta il fatto che una decisione così importante, secondo me, andava
pubblicizzata in maniera più decisa».
Per quanto riguarda i servizi scolastici, la mensa, i trasporti… la
posizione dell’ANFN è molto chiara. «Utilizzare lo strumento ISEE – ha
aggiunto Vitali – non è sufficiente. Mi spiego: in altri Comuni si è
deciso di individuare un criterio diverso e in grado di assicurare
vantaggi a famiglie con un reddito un po’ meno basso di quello previsto.
Com’è oggi, il sistema penalizza le famiglie con più figli diluendo i
vantaggi all’aumentare dei componenti senza reddito. È un controsenso, che
si potrebbe evitare, sul quale si sta discutendo anche in Parlamento.
Infatti parlamentari di Forza italia, UDC, Popolari Udeur e Margherita
hanno proposto diversi disegni di Legge per adeguare il sistema di
determinazione del reddito famigliare complessivo in funzione del numero
di componenti. In attesa che qualcosa si muova a livello nazionale, a
Cremona il Comune potrebbe intervenire per rendere un po’ più equa la
situazione. È vero però che il dibattito sulla famiglia, anche a livello
locale, soffre da sempre di pregiudizi ideologici duri da contrastare e
che limitano l’operatività dei partiti più moderati di ambedue gli
schieramenti».
Parlare di famiglie numerose spesso implica fare riferimento a questioni
di tipo economico e fiscale, ed è ovvio, ma solo in parte. «Ciò che
chiediamo – ha detto ancora Roberto Vitali – non dovrebbe però essere
ascritto dall’ente locale sotto forma di un costo in più. Si tratta di un
investimento che l’ente pubblico può decidere consapevole del fatto che
una famiglia equilibrata fa rifluire nel mare più vasto della società
locale tutti i vantaggi che le vengono assegnati in termini di coesione
sociale e non solo. Faccio solo un esempio. Constatiamo come l’Aem-Linea
Group sta trattando con i grandi consumatori privati di energia elettrica
e gas per attuare sconti ad hoc in vista della liberalizzazione del
mercato prevista a luglio. Si tratta di una tariffa fedeltà che funziona
così: tu sei mio cliente? Se resterai con me anche in futuro rifiutando le
offerte dei concorrenti ti faccio uno sconto rispetto a quanto spendi
oggi. Perchè non è possibile fare un ragionamento analogo anche quando si
tratta di fornire energia elettrica e gas alle famiglie con tanti figli.
Non per fare assistenza, sia chiaro, ma perchè si riconosce che un cliente
con consumi maggiori rispetto ad altri può essere un soggetto da trattare
meglio, da tutelare. Potrebbe essere una strategia commerciale
vincente…».
Riduzione di tariffe, tasse più basse, bollette più leggere sembrano tutti
“bisogni” da soddisfare ricadenti sotto le competenze dei Servizi sociali.
«Non abbiamo nulla contro l’assessore Maura Ruggeri, anzi. Lei si occupa
da anni di chi ha i problemi più pesanti. Le famiglie numerose cremonesi
però non hanno bisogno dell’assistente sociale, ma solo di essere
riconosciute come soggetti aventi sì titolarità di diritti diversi senza
che tutto ciò diventi assistenza che, sia chiaro, non chiediamo affatto.
Investire su di noi potrebbe essere una scommessa vinta per tutta la
società».
Vitali conclude “Il privato ha già dimostrato forte antenzione nei
confronti delle famiglie numerose: infatti diversi imprenditori hanno
stipulato delle convenzioni con l’associazione, ora auspichiamo che anche
gli amministratori locali aprano le loro vedute”.
Prossimo appuntamento pubblico dell’Associazione a livello provinciale è
il 28 giugno alle 21.00 in piazza S.Rocco a Pizzighettone per la “Festa
delle Famiglie”. A seguire il 29-30 giugno e 1° luglio appuntamento a
Loreto per la festa nazionale delle famiglie numerose.

di Dario Maffezzoni
tratto da VITA CATTOLICA