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Provincia di Bolzano: Tavolo tecnico per la nuova legge sulla famiglia

Provincia di Bolzano: Tavolo tecnico per la nuova legge sulla famiglia

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Al convegno era presente anche ANFN con Emanuela Garavelli Spitaleri, coordinatrice regionale e Lorenza Vanzetta Betta, famiglia delegata.

Sarà un percorso trasversale a tanti diversi settori quello che porterà all’elaborazione delle legge quadro sulla famiglia. Questo quanto emerso oggi (28 ottobre) a Stella di Renon durante la tavola rotonda nell’ambito degli Stati generali sulla famiglia. Al dibattito hanno partecipato anche gli assessori provinciali Christian Tommasini e Sabina Kasslatter Mur, mentre i lavori sono stati chiusi dall’intervento dell’assessore competente, Richard Theiner.

La seconda parte della Conferenza sulla famiglia è stata aperta dal direttore della Ripartizione famiglia e politiche sociali, Karl Tragust, il quale ha illustrato finalità e contenuti della prima bozza di legge per lo sviluppo e il sostegno della famiglia. “Questo provvedimento – ha spiegato Tragust – vuole raccogliere in modo organico e dare visibilità a tutte le misure esistenti. La novità consiste nel fatto di lanciare un forte segnale circa l’importanza attribuita a livello politico alla famiglia e agli interventi a suo sostegno. Sarà necessario potenziare e valorizzare le attività di coordinamento e quelle trasversali ai diversi settori”. Proprio sulla trasversalità si è concentrata la discussione, visto che nella bozza presentata da Tragust la famiglia viene utilizzata come riferimento per interventi che spaziano dalle politiche temporali alla formazione, dai servizi sociali alla mobiltà, dalla cultura allo sport, dall’urbanistica all’edilizia.

Con la nuova legge verrà messa nero su bianco una definizione di famiglia, che verrà promossa anche grazie agli interventi per il cosiddetto sostegno preventivo. Tra gli obiettivi della legge quadro c’è quello di unificare in un unico assegno familiare provinciale le attuali tra forme di contribuzione (regionale, provinciale e statale per famiglie bisognose), puntando dunque sulla sburocratizzazione, e di prevedere una politica fiscale e tariffaria che tenga nella dovuta considerazione gli sgravi per figli a carico. Oltre all’idea di puntare sulla riduzione dell’IRAP per le aziende che si dimostrano particolarmente virtuose nel settore della conciliazione lavoro-famiglia, la legge che dovrebbe vedere la luce nell’autunno del prossimo anno riordinerà i servizi alla prima infanzia dal punto di vista non solo organizzativo, ma anche finanziario.

Tra gli altri punti presentati dal direttore di Ripartizione Karl Tragust spiccano poi il piano di coordinamento triennale sui tempi della famiglia (scuola, negozi, mobilità, tempo libero) e il piano quinquennale di promozione della famiglia che definisce obiettivi, misure e risorse. Per quanto riguarda i rapporti tra i vari uffici, organizzazioni e associazioni che si occupano della tematica, la legge quadro punta a creare una Consulta provinciale della famiglia e ad istituzionalizzare dei tavoli di confronto in grado di dare continuità alla discussione sulla tematica. Grande importanza, infine, è data alle reti locali dei servizi per le famiglie in Comuni, Distretti e Comprensori, la cui creazione verrà sostenuta dalla Provincia.

Spazio, quindi, alla tavola rotonda. “La volontà di creare una legge quadro sulla famiglia – ha commentato il vicepresidente della Giunta provinciale Christian Tommasini – trova il mio convinto sostegno, perchè credo che la tematica sia talmente trasversale da avere bisogno di un momento di maggiore e migliore coordinamento. Per quanto riguarda i settori di mia competenza, vorrei sottolineare l’importanza di programmi come quello per il ceto medio, specificatamente pensato per sostenere le giovani famiglie. Poter avere un alloggio a prezzi ragionevoli è uno degli elementi che, assieme alla rete dei servizi sul territorio e alle opportunità occupazionali, offre ai cittadini una forte sicurezza sociale”.

“La discussione riguardante la legge quadro sulla famiglia – ha aggiunto l’assessore Sabina Kasslatter Mur – deve rappresentare una piattaforma programmatica per il futuro della nostra terra, e la mia proposta è quella di includere nella discussione anche i figli, e non solo i genitori. Le politiche temporali sono estremamente importanti, perchè la conciliabilità famiglia-lavoro non può essere una tematica esclusivamente femminile, e non è con il part-time o con il telelavoro che si risolve la questione. Ci sono tanti diversi modelli di famiglia, e ognuno ha bisogno di un sostegno adeguato. Un’idea interessante potrebbe essere quella di creare una Dipartimento provinciale unico per la famiglia”.

Dopo gli interventi di Arno Kompatscher (Consorzio dei Comuni), Valentin Mair (KFS), Irmgard Pörnbacher (Alleanza per la famiglia) e Irmgard Lantschner (Camera di Commercio), la chiusura è stata affidata all’assessore competente Richard Theiner. “Dall’incontro di oggi – ha commentato – abbiamo ricevuto apporti estremamente costruttivi alla discussione sulla legge quadro. Credo che ci siano le condizioni ideali per poter intraprendere un percorso condiviso con l’obiettivo comune di sostenere sempre più e sempre meglio le famiglie altoatesine”.

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Gli stati generali della scorsa settimana hanno aperto la discussione che porterà tra poco meno di un anno al varo della nuova legge provinciale sulla famiglia. I 150 partecipanti al convegno di Stella di Renon si sono divisi in tre tavoli tecnici, il primo dei quali ha riguardato il sostegno preventivo alla famiglia. “L’obiettivo – spiega l’assessore Theiner – è coinvolgere in questo percorso tutte le parti interessate”

La nuova legge sulla famiglia, che la Giunta provinciale dovrebbe varare nel settembre del prossimo anno, sarà il risultato di un lungo percorso di confronto e discussione. “Si tratta di una scelta consapevole – sottolinea Richard Theiner – che prende esempio da quanto è stato già fatto per la legge sulla non autosufficienza. Anzichè affidarci al parere di pochi esperti preferiamo dare voce a tutti coloro che hanno a che fare con il mondo della famiglia, arrivando alla fine ad elaborare una proposta che sia il più possibile condivisa”. Il percorso ha preso il via venerdì scorso con la presentazione dei passaggi chiave della futura legge durante gli stati generali sulla famiglia di Stella di Renon, e con la creazione dei tavoli tecnici che avranno il compito di confrontarsi attorno ai tre pilastri del progetto: sostegno preventivo alla famiglia, conciliabilità famiglia-lavoro e sostegno finanziario alla famiglia.

Sotto la guida di Michaela Stockner, coordinatrice del Servizio famiglia della Provincia, oltre una ventina di esperti provenienti dal mondo delle associazioni, delle organizzazioni sindacali e della formazione, hanno aperto la discussione attorno al tema del sostegno preventivo alla famiglia. Cinque i punti emersi come prioritari al termine della riunione del workshop: formazione dei genitori, rafforzamento del ruolo paterno, consulenza e accompagnamento delle famiglie, professionalizzazione e qualità dei servizi, condizioni base per la libera scelta tra la cura della prima infanzia all’interno della famiglia o in una struttura ad hoc. “C’è la richiesta di un sostegno più mirato nei confronti dei genitori tramite enti e strutture – spiega la Stockner – con particolare attenzione alle fasi precedenti la nascita di un figlio”.

Tra le altre proposte avanzate dai partecipanti al tavolo tecnico spicca infine quella riguardante un maggiore coordinamento tra i servizi offerti da comuni e comunità comprensoriali grazie alla creazione di una rete territoriale più efficiente. Il percorso che porterà al varo della nuova legge sulla famiglia, prevede ora la nascita di un comitato intersettoriale che, entro marzo 2012, elaborerà una prima bozza di ddl da discutere poi con le parti sociali prima dell’approdo in Giunta provinciale previsto per il mese di settembre.

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